Concussione, si ridimensiona il quadro accusatorio e si alleggerisce la misura cautelare: il medico viene scarcerato e va ai domiciliari

SULMONA – Scarcerato P.L., il medico sulmonese che era finito in carcere a Pescara con la pesante accusa di concussione.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ha convalidato l’arresto eseguito in flagranza di reato dai Carabinieri del Nas di Pescara e ha disposto la scarcerazione dal penitenziario del capoluogo adriatico, applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Dalle prime ricostruzioni fornite dai Nas, si va inoltre ridimensionando fortemente l’intero quadra accusatorio. Il medico, infatti, non lavorava più in ospedale da qualche mese, potendo dunque esercitare la libera professione.

Il professionista, assistito dall’avvocato Massimo Zambelli, ha spiegato infatti al giudice che si è trattato di un grosso equivoco, di aver cioè somministrato una cura adiuvante, con fiale di soluzione salina, antivomito e cortisonico. La somma dei 230 euro che avrebbe intascato dalla paziente oncologica, che aveva denunciato il caso ai Carabinieri, sarebbe il provento di una normale prestazione professionale. Peraltro il medico, negli ultimi mesi non era più in servizio in ospedale, per cui non avrebbe agito a titolo di pubblico ufficiale.  E’ stata quindi in parte accolta l’istanza della difesa, anche se resterebbero alcuni aspetti da chiarire..

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